Quando ci si appresta ad acquistare apparecchi acustici per la prima volta, è piuttosto normale sentirsi smarriti sulla scelta da fare. D’altronde parliamo di qualcosa che non si conosce bene prima di essere “costretti” ad interessarsene a causa di un problema di udito che sta progressivamente peggiorando o che già è peggiorato e non si può più trascurare.
Nel momento in cui si devono acquistare apparecchi acustici, l’approccio è inevitabilmente differente da quando – per esempio – si sceglie di comprare uno smartphone, delle cuffie o un tablet per i quali più è più semplice farsi un’idea sulle funzionalità, sul design e sulle caratteristiche da ricercare.
Non essendo di uso comune, gli apparecchi acustici rappresentano un terreno inesplorato per la maggior parte delle persone. Terreno che può diventare scivoloso per chi è alle prime armi, a maggior ragione perché il mercato propone tanti modelli di apparecchi acustici con caratteristiche e funzionalità differenti.
Dinanzi alla possibilità di una scelta così ampia e variegata, si corre il rischio di prendere una decisione approssimativa, basata su una sensazione o un gusto estetico piuttosto che su criteri oggettivi relativi alla propria condizione uditiva o alle reali esigenze dettate dal proprio stile di vita.
Premesso che il tuo audioprotesista di riferimento saprà senz’altro guidarti verso l’opzione più adatta alle tue necessità, ti riportiamo un elenco di 5 consigli da tenere in mente quando sarai chiamato a scegliere gli apparecchi acustici che ti aiuteranno a ritrovare l’ascolto perduto.
Ecco i 5 suggerimenti
- Prima di tutto, richiedi un controllo dell’udito: l’esame audiometrico è il primo passo da compiere per consentire all’audioprotesista di avere una panoramica dettagliata sullo stato di salute del tuo udito. Il referto conclusivo del test, chiamato audiogramma, restituisce una sorta di mappatura uditiva attraverso cui l’audioprotesista ottiene informazioni fondamentali per tarare gli apparecchi acustici nel modo migliore. Questa fase diventa cruciale anche per la scelta degli apparecchi acustici: la natura e la gravità dell’ipoacusia riscontrata, infatti, possono ampliare o restringere il campo delle possibilità a tua disposizione. In linea generale, alcuni modelli possono aiutare a compensare sordità lievi, ma risultare inefficaci per sordità più accentuate che, invece, richiedono apparecchi acustici con altre caratteristiche.
- Va bene pensare all’estetica e alle dimensioni, ma considera anche altri aspetti come funzionalità e semplicità di utilizzo. In sintesi, gli apparecchi acustici si dividono in due grandi categorie: endoauricolari, ovvero i cosiddetti mini apparecchi acustici che si nascondono all’interno delle orecchie e che risultano praticamente invisibili quando vengono indossati, e retroauricolari, ovvero gli apparecchi che prevedono un piccolo guscio appoggiato dietro l’orecchio con un tubicino trasparente e un ricevitore da indossare nel condotto a mo’ di cuffia. La scelta della soluzione miniaturizzata è molto gettonata perché viene ritenuta più discreta, adatta per chi si sente in imbarazzo e non vuole mostrare gli apparecchi acustici agli altri. Tuttavia, questa opzione non riesce a compensare tutte le forme di ipoacusia e spesso risultano poco pratiche da usare e maneggiare soprattutto per le persone anziane. Al contrario degli apparecchi acustici retroauricolari che, di norma, si rivelano più versatili e pratici. A questo si aggiunge che i dispositivi retro di ultima generazione sono sempre più belli, con un design moderno, all’ultima moda.
- Ricaricabili o pile? Non esiste una risposta esatta: dipende dalle tue esigenze. Forse la soluzione ricaricabile può ritenersi più pratica ed ecosostenibile, poiché non c’è da pensare all’impatto ambientale dello smaltimento delle batterie. Allo stesso tempo, i modelli a pile – in media – costano di meno, sono più piccoli e non dipendono dalla corrente elettrica nel caso in cui la custodia tascabile dei dispositivi, che funge anche da power bank portatile, fosse scarica. Fai le tue valutazioni in base al tuo stile di vita (attivo, sedentario o misto?) e alle tue abitudini quotidiane: anche in questo caso, il tuo audioprotesista potrà aiutarti ad avere le idee più chiare.
- Tecnologia e funzionalità: così come spesso accade per dispositivi simili, anche gli apparecchi acustici prevedono varie fasce di livello tecnologico. Ciò non vuol dire che il dispositivo più evoluto (e più costoso) sia necessariamente quello migliore per il tuo deficit, soprattutto se si tratta di ipoacusia di entità lieve o moderata. Ad avere un impatto significativo sull’esperienza diretta con il prodotto sono soprattutto le funzionalità: caratteristiche come la connettività Bluetooth diretta o indiretta a dispositivi esterni come smartphone e TV, la riduzione automatica dei rumori ambientali, la possibilità di focalizzare un ascolto 1:1 nelle conversazioni o di personalizzare le proprie esperienze d’ascolto tramite App dedicata possono fare la differenza tra soddisfazione e insoddisfazione rispetto alla scelta iniziale, soprattutto nel lungo periodo.
- Assistenza, regolazioni periodiche e possibilità di rateizzare il pagamento: tieni in considerazione questi aspetti quando sei alle prese con la scelta dei tuoi prossimi apparecchi acustici, in particolare sulla manutenzione e le regolazioni da effettuare nel tempo, così da poter avere la certezza di contare su un supporto professionale lungo tutto il tuo percorso di adattamento ai dispositivi e in caso di malfunzionamenti.
Ricorda che gli apparecchi acustici sono un investimento a lungo termine: assicurati di prendere in considerazione queste variabili quando dovrai fare una scelta insieme al tuo audioprotesista.
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