Malgrado il caldo afoso, l’estate è sicuramente il periodo più atteso dell’anno perché coincide con le ferie estive e la possibilità di trascorrere più tempo libero insieme ai propri cari.
Purtroppo, l’acufene non va in vacanza e anche in estate rappresenta fonte di frustrazione e disagio.
Quei fastidiosi episodi di fischio o ronzio persistente nelle orecchie in assenza di rumori esterni possono rendere meno piacevoli gli svaghi estivi come chiacchierare con gli amici, godersi le giornate in spiaggia o eventi all’aperto come concerti o sagre.
Limitare i danni dell’acufene durante l’estate è, quindi, fondamentale per trascorrere l’estate appieno la bella stagione senza compromettere né salute uditiva, né divertimento.
Ecco alcuni utili consigli.
Passeggiate ed escursioni all’aperto aiutano a controllare l’acufene
Oltre a promuovere il benessere in generale, l’esercizio fisico regolare viene suggerito dagli esperti anche per gestire meglio l’acufene. Fare sport, infatti, induce un aumento della circolazione sanguigna in tutto il corpo, e in particolare nella coclea, una sezione fondamentale dell’apparato uditivo.
Poiché si ritiene che la maggior parte dell’acufene sia correlata a una ridotta circolazione sanguigna nei capillari che nutrono la coclea, un aumento del flusso riconducibile all’attività fisica potrebbe aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli acufeni.
Il suono del mare allevia il fischio
Diversi studi suggeriscono che il suono del mare possa alleviare il fastidio riconducibile ai fischi dell’acufene. Non a caso, questo suono viene definito rumore bianco, ovvero un suono in cui tutte le frequenze udibili, dalle basse alle alte, sono presenti con la stessa intensità.
I rumori bianchi, infatti, vengono spesso utilizzati nelle terapie per gestire l’acufene perché in grado di mascherare il fischio. Questo approccio riabilitativo aiuta il cervello a “distrarsi” dal rumore, stimolando una sorta di assuefazione.
Quindi, concedersi qualche momento di relax ascoltando le onde del mare può essere un’ottima idea per trovare un po’ di meritato ed insperato silenzio.
Yoga e meditazione calmano l’acufene
Lo yoga aiuta a bilanciare le sostanze chimiche nel cervello e a promuovere il benessere mentale. In generale, alcune ricerche evidenziano come la meditazione agevoli il rilascio di neurotrasmettitori come il glutammato e il GABA, il cui disequilibrio può portare a condizioni come ansia e depressione, oltre ad aggravare l’acufene.
Anche l’alimentazione può aiutare
Una dieta sbagliata è uno dei principali fattori di rischio che aggrava l’acufene. Un’alimentazione troppo salata, per esempio, è una scelta sbagliata per chi deve fare i conti con il fischio o il ronzio persistente.
Questo accade perché il sale restringe i vasi sanguigni e riduce la circolazione.
L’estate ci offre una grande opportunità di mangiare frutta e verdura fresche. Dai giardini di casa ai mercati degli agricoltori locali, è facile trovare e gustare una vasta gamma di prodotti locali, generalmente a basso contenuto di zuccheri glicemici.
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