Cheloidi alle orecchie: cosa sono e quando compaiono

I cheloidi sono lesioni della pelle, molto simili a cicatrici, ma di dimensioni abnormi. Compaiono a seguito di traumi, ustioni, abrasioni e ferite o anche dopo interventi. Molto diffusi sono i cheloidi alle orecchie, che si formano a causa di piercing e orecchini. Si presentano come un rigonfiamento eccessivo del lobo dell’orecchio, di colore rosso vivo, lucido e senza peli. Il termine fu coniato nel 1806 da un dermatologo francese, Jean Louis Alibert, a causa della somiglianza di alcuni cheloidi con le chele di granchio.

In genere, i cheloidi alle orecchie non sono dolorosi non provocano prurito e non comportano una perdita uditiva.Tuttavia, non si può negare che siano antiestetici. Le persone che ne soffrono possono sviluppare gravi insicurezze a livello personale e sociale, sentirsi inadeguate o addirittura possono isolarsi per evitare di dare spiegazioni sul loro aspetto.

In alcune culture invece, i cheloidi che si formano sulla schiena o su altre parti del corpo, vengono reinterpretati come disegni rituali e decorativi.

La rimozione del cheloidi alle orecchie è dannosa?

Come abbiamo spiegato prima, il cheloide deriva da una cicatrizzazione anomala della pelle. Di conseguenza, l’asportazione tramite intervento chirurgico risulta controproducente, vista la formazione di nuove cicatrici. Nella maggior parte dei casi, dopo la rimozione, il cheloide alle orecchie o alle altre parti del corpo si ripresenta in forma più grave. Non c’è da meravigliarsi se molti pazienti che si sono sottoposti a trattamenti di chirurgia estetica per rimuoverlo siano ritornati un anno dopo con lo stesso problema.

Non c’è dunque rimedio ai cheloidi alle orecchie? In parte. Nel corso degli anni sono stati messi a punto diversi tipi di trattamenti farmacologici, soprattutto a base di cortisone, per diminuirne la grandezza e lo spessore.

Le iniezioni di cortisone vengono effettuate una volta a mese per via intralesionale, e hanno lo scopo di appiattire il rigonfiamento cutaneo. In genere, la terapia cortisonica è la cura più indicata per i cheloidi alle orecchie.

Un’altra soluzione particolarmente efficace è l’intervento con il laser. Anche in questo caso lo scopo è quello di appiattire il cheloide sopprimendo i fibroblasti, ma ci si aspetta sempre fenomeni di recidive.

Nei casi più gravi, quando i cheloidi si sviluppano nelle vicinanze delle articolazioni, la loro comparsa può rendere difficoltosi alcuni movimenti elementari. In questi casi si interviene attraverso i farmaci ma con un ciclo di massaggi che hanno lo scopo di rendere la pelle più elastica.

Prevenzione e profilassi

Si può evitare la comparsa dei cheloidi? Purtroppo no. La forma di prevenzione più efficace è quella di evitare di sottoporsi ad interventi chirurgici non necessari, soprattutto quelli di chirurgia estetica o, nel caso dei cheloidi alle orecchie, di fare piercing.

Il fenomeno dei cheloidi compare con la stessa frequenza negli uomini e nelle donne, e in età adolescenziale. Si tratta inoltre di un fenomeno ereditario, per cui rinnoviamo la nostra raccomandazione di evitare interventi inutili, se in famiglia ci sono storie pregresse.

Inoltre, appena compaiono i primi sintomi, è importante intervenire tempestivamente con creme a base di vitamina E e antiossidanti.

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