Problemi di udito e difficoltà ad ascoltare la tv: cosa fare?

Che sia la visione di un film, di un talk show oppure di una partita di calcio, chi ha problemi di udito non riesce a godersi pienamente il proprio tempo libero davanti alla tv. 

Tra le classiche bagarre familiari per il volume ritenuto troppo alto e l’indisponibilità dei sottotitoli in gran parte dei programmi televisivi che arricchiscono i palinsesti dei principali canali nazionali e locali, le persone con difficoltà d’ascolto sono spesso dissuase ad accendere la tv. Privandosi, di conseguenza, della possibilità di trascorrere piacevoli momenti in compagnia e incentivando quella dinamica di isolamento sociale piuttosto ricorrente tra le persone poco udenti.

Quindi, fatta eccezione per i servizi di streaming on-demand tipo Netflix, Amazon Video, Now Tv, Disney Plus e similari che prevedono la possibilità di usufruire dei sottotitoli per qualsiasi contenuto presente in catalogo, l’esperienza della televisione mainstream è ancora collegata ad una prospettiva quasi discriminatoria nei confronti di chi deve convivere con deficit uditivi. Ogni tanto la pagina 777 del televideo viene in soccorso, ma non è un’opzione disponibile per tutti i programmi. Inoltre, i sottotitoli contemplati da questa funzionalità presentano una veste grafica che rende la lettura delle scritte abbastanza ostica da affrontare insieme alla visione delle immagini.

Senza considerare che gli eventi in diretta non contemplano quasi mai strumenti che supportino la comprensione dell’audio. Insomma, tutti questi elementi rendono l’esperienza della fruizione televisiva abbastanza proibitiva per chi convive con una condizione di ipoacusia. 

L’aiuto arriva dagli apparecchi acustici

Ebbene si, gli apparecchi acustici di ultima generazione non solo agevolano l’ascolto “dal vivo” filtrando e calibrando le varie tonalità dell’interlocutore in base alle singole esigenze, ma supportano l’ascolto dei moderni device tecnologici tra cui, appunto, i televisori. 

Grazie all’ausilio di uno specifico adattatore, è possibile trasmettere via wireless l’audio della tv direttamente negli altoparlanti delle protesi acustiche con estrema facilità: è sufficiente schiacciare il pulsante di un telecomando. Infatti, questo accessorio – fornito insieme all’adattatore – consente di regolare il livello dell’audio che arriva nelle proprie orecchie senza cambiare il volume della tv e, quindi, senza alterare o compromettere la visione degli altri.

Ma preservare e, in qualche caso, restituire la possibilità di vedere la tv insieme ai propri cari è soltanto uno dei tanti vantaggi di questa funzionalità degli apparecchi acustici rispetto alle cuffie tradizionali. 

All’ascolto in compagnia si associa forse l’aspetto più importante, ovvero una qualità estremamente pulita e naturale del suono. Le protesi, infatti, non si limitano semplicemente ad alzare il volume come, per esempio, accade con gli amplificatori acustici, ma garantiscono un’esperienza di ascolto personalizzata in funzione alle singole lacune dell’utilizzatore anche quando c’è la mediazione di dispositivi esterni.

Inoltre, a differenza delle cuffie tradizionali, questo tipo di tecnologia consente l’ascolto simultaneo dei suoni circostanti (rumore del citofono, squillo del telefono ecc.).

Insomma, ecco perché indossare gli apparecchi acustici potrebbe essere la giusta soluzione per ricongiungersi con quel piccolo piacere di trascorrere una serata in piacevole compagnia davanti a quel focolare domestico che prende il nome di televisore. 

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