Differenze tra amplificatori acustici e apparecchi acustici

Erroneamente considerati intercambiabili, apparecchi acustici e amplificatori acustici sono dispositivi radicalmente differenti. Ecco perché. 

Paragonare gli amplificatori acustici agli apparecchi acustici è un po’ come associare la mannaia del macellaio al bisturi del chirurgo. Entrambi dispongono di una lama molto affilata, ma questo non significa che una mannaia possa essere utilizzata per incidere un’arteria o che un bisturi sia adatto per tagliare un controfiletto. 

Allo stesso modo, amplificatori e protesi sono dispositivi concepiti per supportare l’udito, ma variano completamente nel meccanismo d’azione e, soprattutto, nelle finalità. È importante fare chiarezza sulle principali differenze tra i due strumenti in quanto risulta una cosa abbastanza comune andare in confusione. E, di conseguenza, vedere disattese le proprie aspettative sui benefici a causa di questo malinteso. 

Le principali differenze tra amplificatori e protesi acustiche

Amplificatori e apparecchi, quindi, sono dispositivi molto differenti, seppur entrambi vadano collocati in prossimità delle orecchie e fungono da sostegni tecnologici per migliorare l’udito.

Ecco quali sono le principali differenze.

 

  •  Approccio standard vs approccio su misura

 

Gli amplificatori acustici si limitano ad ampliare qualsiasi tipo di input sonoro, inclusi i rumori. In altre parole, alzano il volume di tutti i suoni che arrivano all’orecchio. Indistintamente. Motivo per cui non possono rappresentare una soluzione efficace per le persone con problemi di udito. Anzi, in determinate circostanze potrebbero rivelarsi controproducenti per la salute uditiva. 

Gli apparecchi acustici, invece, sono calibrati su misura. Sia per quanto riguarda la perfetta aderenza della protesi all’orecchio, in quanto la forma viene modellata in base all’impronta del condotto uditivo esterno. Sia nel garantire un’esperienza d’ascolto personalizzata a seconda delle singole esigenze della persona. 

 

  • Tecnologia basic vs tecnologia digitale

 

La tecnologia degli amplificatori acustici è alquanto basilare: il suono, così com’è, viene catturato e amplificato. Non avviene alcuna compressione dei rumori e nessuna regolazione personalizzata.

A differenza degli apparecchi acustici di ultima generazione che grazie alla tecnologia digitale sono in grado di elaborare ed amplificare il suono a seconda delle necessità dell’utilizzatore. Garantiscono un ascolto di qualità e possono essere collegati direttamente ai principali device (tv, smartphone ecc.) grazie alla tecnologia wireless.

 

  • Acquisto libero vs prescrizione medica

 

È possibile acquistare amplificatori acustici senza fare un controllo dell’udito in quanto non è previsto nessun inter di adattamento o forma di assistenza.

Al contrario dell’acquisto delle protesi acustiche che prevede un controllo dell’udito sia tonale che vocale ed un iter applicativo di adattamento e assistenza personalizzata da parte di uno specialista. E non poteva essere diversamente considerando la complessità della tecnologia che sta dietro agli apparecchi acustici.

 

  • Limitazioni di utilizzo vs massima compatibilità

 

Aumentando il volume di qualsiasi suono, gli amplificatori sottopongono l’udito a maggiore stress ed è per questo motivo che non possono essere utilizzati per un arco temporale superiore ai 60 minuti.

Limitazioni che non riguardano le protesi acustiche, calibrate sulle necessità uditive dell’utilizzatore. 

Ipoacusia? Meglio gli apparecchi acustici

In definitiva, gli apparecchi acustici di ultima generazione sono il miglior sostegno tecnologico per affrontare i cali dell’udito e per garantire una qualità d’ascolto naturale. 

 

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