Oggi parliamo degli apparecchi acustici per bambini e neonati: l’ipoacusia infatti è una patologia che colpisce anche i più piccoli. Si stima che circa 3 bambini su 1000 soffrano di problemi dell’udito.
Nella maggior parte dei casi, è possibile diagnosticare fin dalla nascita la presenza di problemi uditivi, grazie allo screening audiologico neonatale. Da qualche anno, questo servizio rientra fra le prestazioni sanitarie gratuite o accessibili tramite ticket. Prima viene diagnosticato il deficit uditivo prima si possono adottare strategie per contrastare il problema. Fra le soluzioni più comuni vi è l’utilizzo degli apparecchi acustici per bambini o di un impianto cocleare.
Impianto cocleare e apparecchio acustico
Gli apparecchi acustici per bambini , a livello tecnologico, sono molto simili alle audioprotesi per adulti, ma hanno alcune caratteristiche che rendono il loro utilizzo più semplice e “a prova di bambino”. La forma è studiata per adattarsi anche alle orecchie più piccole, e la parte esterna spesso è colorata. I segnali di accensione e spegnimento sono facili da individuare e da programmare, cosicché genitori e figli possano accorgersi se l’apparecchio è attivo o meno.
I nuovi modelli di apparecchi acustici per bambini sono progettati in modo da essere resistenti all’acqua e alla polvere, per adattarsi più facilmente alla loro vita movimentata e per non privarli di esperienze di gioco in acqua. Inoltre, in base alle normative imposte dalla IEC in materia di sicurezza dei dispositivi elettronici, le audioprotesi per i più piccoli sono dotate di un blocco pediatrico che impedisce loro di aprire il vano batteria.
L’impianto cocleare è un dispositivo artificiale che aiuta a compensare i problemi uditivi legati a disfunzioni del sistema nervoso. Questa neuroprotesi si compone di una parte interna, che va messa a contatto con il nervo uditivo, e una esterna, che con la funzione di ricevere e trasmettere il suono. Per applicarla è necessario un intervento chirurgico, ma la durata dell’operazione è breve e non comporta rischi per i piccoli pazienti. I bambini hanno bisogno di tempo per imparare a convivere con la protesi: in questo caso i tempi di adattamento sono sono di 12/18 mesi. Per questo è importante intervenire subito nel caso risulti necessario un impianto cocleare: si consiglia infatti di procedere con l’operazione già dopo il primo anno di età.
Educare i bambini (e la famiglia) all’audioprotesi
Se per gli adulti portare un apparecchio acustico è difficile, per i bambini in tenera età lo è molto di più. Lo percepiscono infatti come un corpo estraneo e, non capendone l’utilità, tenderanno a toglierlo. È importante dunque far capire al bambino che il dispositivo gli permette di giocare con gli altri, di ascoltare le parole della mamma e del papà e di scoprire il mondo circostante. Una volta capita l’importanza degli apparecchi acustici, alcuni bambini al contrario non vorranno più toglierli.
Per un corretto utilizzo del dispositivo bisogna impostare da subito una routine, che permetterà al bambino di adattarsi velocemente all’audioprotesi.
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