I problemi di udito nei bambini sono più comuni di quanto si pensi, in particolare quelli che riguardano il calo dell’udito. L’ipoacusia infantile infatti affligge quasi 32 milioni di bambini in tutto il mondo.
L’udito nei bambini si sviluppa intorno alla ventiquattresima settimana di gravidanza, quando nel feto si sono formati quasi tutti i componenti dell’apparato uditivo. Nella pancia della mamma il bimbo può sentire rumori, suoni e voci, e durante le prime settimane di vita può distinguere i suoni gravi o acuti e capire la direzione da cui proviene il rumore.
È quindi possibile capire, già subito dopo la nascita, se si sono problemi di udito nei bambini attraverso uno screening audiologico prenatale. Questo test è molto semplice da eseguire, non invasivo e privo di controindicazioni e consente di avere un quadro chiaro sulla salute uditiva dei bambino. È importante effettuarlo subito perché, nel caso si presentino effettivamente sintomi di ipoacusia nei bambini, intervenire tempestivamente può impedire che sopraggiungano difficoltà di tipo cognitivo, del linguaggio o dell’apprendimento.
Abbassamento di udito nei bambini in età scolare
E se l’abbassamento dell’udito nei bambini si verifica nel primo anno o in età scolare? È possibile accorgersene e intervenire in tempo? Nel caso di ipoacusia nei bambini i sintomi sono più difficili da individuare rispetto a quanto avviene negli adulti, ma ci sono alcuni indizi che possono mettere in allarme i genitori. Il più comune è che il bambino non reagisce agli stimoli sonori. Ad esempio, non si volta ad un rumore improvviso o non si gira verso di voi quando lo chiamate. In alcuni casi si può trattare di disattenzione o di desiderio di non voler interrompere un gioco, ma è comunque opportuno fare un controllo.
Altre volte invece, l’abbassamento di udito nei bambini può essere provocato dall’accumulo di cerume all’interno delle orecchie e alla formazione di un tappo. In questo caso i problemi di udito nei bambini sono solamente temporanei e si risolvono una volta che il tappo è stato tolto. Per questa operazione vi consigliamo di rivolgervi ad uno specialista.
Come aiutare i bambini con problemi di udito
I problemi di udito nei bambini possono provocare altri problemi se non vengono trattati tempestivamente. L’ipoacusia infantile infatti interferisce con lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione con gli altri, e di conseguenza con la costruzione di legami affettivi con familiari e coetanei. Anche a livello cognitivo e comportamentale potrebbero insorgere difficoltà, per non parlare dell’ambito scolastico.
È dunque necessario intervenire appena individuata la problematica. Gli specialisti coinvolti non sono solo professionisti dell’udito come ORL e audioprotesisti, ma anche logopedisti, psicologi infantili ed esperti del linguaggio. La terapia più indicata resta comunque quella dell’impianto cocleare o degli apparecchi acustici, nel caso di ipoacusia lieve nei bambini.
Gli impianti cocleari sono dispositivi impiantanti chirurgicamente e servono per stimolare il nervo uditivo attraverso impulsi elettrici simili a quelli prodotti naturalmente dal cervello. Gli apparecchi acustici invece si indossano sull’orecchio, amplificano i suoni utili e riducono quelli molesti in base alle specifiche esigenze dei bambini. In questo caso, l’audioprotesista metterà a punto un programma di riabilitazione uditiva che vi aiuterà ad affrontare nel modo migliore i problemi di udito nei bambini.
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