Gli apparecchi acustici aiutano contro l’acufene?

Su questo blog abbiamo già parlato di acufene, ovvero della sensazione di fischio, ronzio o fruscìo persistente all’orecchio. E di come possa generarsi a partire da situazioni particolarmente stressanti oppure in seguito a disturbi di natura circolatoria

Quello che non abbiamo ancora affrontato, però, è il tema sul possibile ruolo degli apparecchi acustici rispetto alla gestione dell’acufene. Questi preziosi dispositivi che rendono più facile la vita delle persone alle prese con ipoacusia (perdita uditiva), possono anche aiutare ad alleviare il fastidio provocato dal tinnito?

Premettendo che attualmente non esiste una cura definitiva all’acufene cronico, ma una serie di trattamenti in grado di attutire l’impatto di questa condizione sulla vita di tutti i giorni, tra cui la TRT (Tinnitus Retraining Therapy), sono stati condotti diversi studi sui presunti benefici degli apparecchi acustici.

E gli esiti delle ricerche sull’argomento sembrano suggerire una risposta positiva.

Un udito migliore aiuta a “sentire meno” l’acufene

Premessa: la perdita uditiva è spesso associata anche alla comparsa di acufeni. Talvolta ne è persino la causa. Il “silenzio”, in questo senso, è complice dell’acufene in quanto va a monopolizzare l’attenzione della persona con debolezza uditiva verso la percezione del fischio. Il tinnito, a sua volta, complice la frustrazione derivante dall’incapacità di riuscire a vedere una via di fuga da questo ciclo vizioso, incrementa sempre di più la sua intensità fino a diventare praticamente insopportabile. 

Frustrazione che emerge soprattutto in seguito alle difficoltà che si possono riscontrare nella comprensione del linguaggio e, in generale, nella comunicazione con gli altri.

Come si può facilmente intuire, avere una buona capacità uditiva – grazie al supporto degli apparecchi acustici – può aiutare a sentire meglio i suoni esterni, così da distogliere la propria attenzione dalla percezione del fischio.  

Da questo punto di vista, indipendentemente dall’aspetto prettamente legato alla capacità uditiva, riuscire a partecipare attivamente alla socialità e riappropriarsi della propria vita può rappresentare uno stimolo positivo per scacciare l’alone di negatività di cui si nutre l’acufene. 

Mascherare il fischio grazie agli apparecchi acustici

Spesso, chi è costretto a convivere con acufeni prova ad alleviare il fastidio anche tramite l’ascolto di playlist di rumori bianchi, ovvero di suoni in grado di rilassare la mente e di “ovattare” il fischio o il ronzio. 

Alcuni modelli di apparecchi acustici digitali possono fornire sollievo tramite  appositi programmi di ascolto che prevedono l’emissione di questa categoria di suoni in base alla specifica condizione uditiva. Questa strategia, nota come “mascheramento dell’acufene”, si rivela molto utile per distrarre orecchie e cervello dal tinnito.

In definitiva, le evidenze cliniche sembrano suggerire alcuni benefici indiretti degli apparecchi acustici rispetto alla gestione dell’acufene.

Tuttavia, le condizioni richieste per ottenere buoni risultati comprendono non solo l’utilizzo dei dispositivi, ma soprattutto il loro adattamento alle esigenze del singolo paziente, quindi attraverso la consulenza e la personalizzazione del dispositivo secondo le specifiche necessità uditive. 

Va specificato che l’adozione degli apparecchi acustici può rappresentare soltanto una strategia terapeutica secondaria quando si parla di acufene. E che a nulla serve se non accompagnata da un approccio clinico mirato alla gestione primaria del disturbo.

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